Mercoledì 12 gennaio 2011
Dopo ancora tanti giorni di tempo brutto, acqua e neve (più pioggia che neve) oggi alle ore 7,35 siamo al Mt Croce al parcheggio, è ancora buio, la giornata è limpidissima, una forte brinata copre i prati, la neve non c’è, la troveremo più avanti. Iniziamo il percorso sulla strada che porta alla Stalletta, il sentiero è ghiacciato, ma si cammina bene. All’incrocio con la strada che arriva da Ranzanico, ci immettiamo sul sentiero 513 che ci porterà alla Malga Lunga. Il sole si sta alzando dietro i colli di S. Fermo e una brezza leggera fresca ci accompagna. Nel bosco incominciano a far capolino gli ellebori. Raggiungiamo la località Monticelli, dove quattro cani si accostano abbaiando, li accarezziamo e si ammanniscono. Proseguiamo sulla strada, ai lati cespugli di ginepro, alla nostra destra il lago di Endine in parte ghiacciato. In località Pozza dei Sette Termini ci fermiamo a bere un tè, qui troviamo qualche macchia di neve. La discesa per arrivare alla Malga la percorriamo con la strada innevata molto dura e a tratti con ghiaccio. Alle ore 9,30 siamo alla Malga, non c’è nessuno, c’è un po’ di vento e ci mettiamo a ridosso dell’entrata per ripararci, mangiamo una banana, un pezzo di barretta e un’arancia. Alle ore 9,45 iniziamo il ritorno salendo sul promontorio dove ci sono diverse baite ristrutturate, sono in luoghi incantevoli con una vista sul lago d’Iseo stupenda. Riprendiamo la strada e ci portiamo al passo dove con una deviazione alla nostra sinistra saliamo su un colletto che domina i due laghi: L’Iseo e l’Endine, scatto delle foto, seguiamo le tracce nella neve delle orme e ci troviamo alla Pozza dei Sette Termini. Qui lasciamo la strada per inerpicarci sulla cima dello Sparavera, poco prima uno stormo di viscarde si alza dal prato,in cima si gode un panorama a trecentosessanta gradi, tutte le Orobie sono cariche di neve sopra i duemila, svetta la cima dell’Arera e il Menna.Scendiamo attraverso i prati e sulla strada raggiungiamo alla macchina alle ore 12,00 esatte. Non abbiamo incrociato anima viva in tutto il percorso.
Dislivello mt 560 - Tempo di percorrenza ore 4,25 - Efrem e Valerio
Il lago di Endine dalla località Sette Termini |
Dopo ancora tanti giorni di tempo brutto, acqua e neve (più pioggia che neve) oggi alle ore 7,35 siamo al Mt Croce al parcheggio, è ancora buio, la giornata è limpidissima, una forte brinata copre i prati, la neve non c’è, la troveremo più avanti. Iniziamo il percorso sulla strada che porta alla Stalletta, il sentiero è ghiacciato, ma si cammina bene. All’incrocio con la strada che arriva da Ranzanico, ci immettiamo sul sentiero 513 che ci porterà alla Malga Lunga. Il sole si sta alzando dietro i colli di S. Fermo e una brezza leggera fresca ci accompagna. Nel bosco incominciano a far capolino gli ellebori. Raggiungiamo la località Monticelli, dove quattro cani si accostano abbaiando, li accarezziamo e si ammanniscono. Proseguiamo sulla strada, ai lati cespugli di ginepro, alla nostra destra il lago di Endine in parte ghiacciato. In località Pozza dei Sette Termini ci fermiamo a bere un tè, qui troviamo qualche macchia di neve. La discesa per arrivare alla Malga la percorriamo con la strada innevata molto dura e a tratti con ghiaccio. Alle ore 9,30 siamo alla Malga, non c’è nessuno, c’è un po’ di vento e ci mettiamo a ridosso dell’entrata per ripararci, mangiamo una banana, un pezzo di barretta e un’arancia. Alle ore 9,45 iniziamo il ritorno salendo sul promontorio dove ci sono diverse baite ristrutturate, sono in luoghi incantevoli con una vista sul lago d’Iseo stupenda. Riprendiamo la strada e ci portiamo al passo dove con una deviazione alla nostra sinistra saliamo su un colletto che domina i due laghi: L’Iseo e l’Endine, scatto delle foto, seguiamo le tracce nella neve delle orme e ci troviamo alla Pozza dei Sette Termini. Qui lasciamo la strada per inerpicarci sulla cima dello Sparavera, poco prima uno stormo di viscarde si alza dal prato,in cima si gode un panorama a trecentosessanta gradi, tutte le Orobie sono cariche di neve sopra i duemila, svetta la cima dell’Arera e il Menna.Scendiamo attraverso i prati e sulla strada raggiungiamo alla macchina alle ore 12,00 esatte. Non abbiamo incrociato anima viva in tutto il percorso.
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